CCNL Dirigenti aziende industriali: siglato accordo in materia di politiche attive

Definizione del nuovo sistema di servizi di politiche attive per i dirigenti 

Lo scorso 24 luglio 2025 Confindustria e Federmanager hanno siglato un accordo in materia di politica attiva per i dirigenti, a cui si applica il CCNL per i dirigenti di aziende produttrici di beni e servizi, sottoscritto il 13 novembre 2024. Tale accordo definisce un sistema di servizi di politiche attive per i dirigenti e l’affidamento della loro gestione alla Fondazione Fondirigenti Giuseppe Taliercio.

Le Parti Sociali hanno stabilito di individuare come destinatari di tali servizi tutti i dirigenti a cui si applica il CCNL sopra menzionato, nonchè i dirigenti disoccupati da non più di 6 mesi, ovvero non più di 12 mesi antecedenti l’attuazione dei servizi previsti dal contratti.

Alla Fondazione viene affidato il compito di definire e gestire il percorso di screening delle competenze dirigenziali al fine di realizzare, attraverso tale attività di profilazione, un sistema di servizi basato sullo stato occupazionale. 

E’ stato previsto un percorso che include servizi di orientamento, bilancio delle competenze, formazione e, per i soli dirigenti disoccupati, anche un servizio aggiuntivo di placement per la ricollocazione professionale.

Per i dirigenti occupati, lo screening delle competenze mira a rafforzare il loro profilo manageriale e culmina in un piano di sviluppo professionale. Per i dirigenti disoccupati, il percorso si conclude con un piano di autopromozione, attività formative mirate a rafforzare l’identità professionale e la possibilità di usufruire del suddetto servizio di placement.

Con l’accordo la Fondazione viene incaricata di preparare accordi convenzionali con gli attori del settore e di sviluppare una piattaforma digitale per rendere i servizi e le informazioni accessibili. Viene anche autorizzata alla riscossione di una quota di finanziamento di tali servizi che deve essere versata entro il 30 novembre 2025.

Viene, inoltre, autorizzato il trasferimento dei dati da 4.Manager, azienda incaricata finora del servizio, alla Fondazione, ma per garantire la continuità del servizio viene stabilito che esso continuerà ad essere fornito da 4.Manager secondo le modalità vigenti fino al 31 dicembre 2025.

Le Parti Sociali si sono impegnate, infine, a stipulare un contratto collettivo entro il 30 novembre 2025 per poter avviare i servizi nel 2026. 

Decontribuzione Sud PMI: chiarimenti sulla definizione

L’INPS riepiloga i criteri per qualificare le micro, piccole e medie imprese beneficiarie dell’esonero contributivo “Decontribuzione Sud” (INPS, messaggio 30 luglio 2025, n. 2398). 

La Legge di bilancio 2025, all’articolo 1, comma 406, ha previsto un esonero dal versamento dei contributi previdenziali, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL, limitatamente alle microimprese e alle piccole e medie imprese che occupano lavoratori a tempo indeterminato, nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna (cosiddetta Decontribuzione Sud PMI).

 

La definizione di microimpresa e di piccola e media impresa è contenuta nell’allegato I al regolamento (UE) 2014/651 della Commissione, del 17 giugno 2014 (articoli 1 e 2).

 

Dal suddetto quadro normativo si evince che la individuazione di “microimprese, delle piccole imprese e delle medie imprese (PMI)” prende in considerazione i tre seguenti criteri:

 

– il calcolo del numero dei dipendenti effettivi;

– il fatturato annuo;

– il totale di bilancio annuo.

 

In particolare, la categoria delle micro, piccole e medie imprese è costituita da imprese che hanno:

 

1) meno di 250 occupati;

 

2) un fatturato annuo che non supera i 50 milioni di euro o, in alternativa, un totale di bilancio annuo che non supera i 43 milioni di euro.

 

L’INPS, con il messaggio in commento, comunica che è stata rilasciata una apposita funzionalità all’interno delle denunce mensili volta a verificare la forza lavoro del mese di competenza e a inibire, in via prudenziale, la possibilità di inviare la denuncia con valorizzazione della “Decontribuzione Sud PMI” qualora il numero di dipendenti calcolato nel mese risulti superiore alle 250 unità.

 

Tuttavia, considerato che per calcolare gli effettivi e gli importi finanziari bisogna tenere in considerazione l’ultimo esercizio contabile chiuso ed effettuare il calcolo su base annua, tale controllo può essere superato dal soggetto interessato che ritenga di rientrare nell’ambito di legittima applicazione della misura in trattazione, inviando la denuncia mensile con la valorizzazione della “Decontribuzione Sud PMI”.

 

Qualora si verificasse tale ipotesi, l’Istituto precisa che è onere dello stesso soggetto interessato di fornire, su espressa richiesta, la documentazione probante relativa al rispetto delle soglie dimensionali annue e di fatturato o di bilancio.

CIRL Contoterzismo Veneto: siglato l’accordo integrativo regionale

Previsto aumento del salario integrativo dal 1° gennaio 2025

Il 28 luglio 2025, le Parti sociali Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uia-Uil e l’Associazione F.I.M.A.V hanno siglato il rinnovo del contratto integrativo regionale per i lavoratori e le imprese agro-meccaniche del Veneto.

Tra le novità, si riporta l’aumento del salario integrativo +8% dal 1° gennaio 2025, +8% dal 1° gennaio 2026, +8% dal 1° gennaio 2027, +8% dal 1° gennaio 2028 e l’introduzione del premio individuale per i lavoratori e lavoratrici OTI e OTD di importo pari 0,8% della RAL.

In tema di orario di lavoro, è stata normata la banca ore e la flessibilità e in ambito di formazione, sono previsti ulteriori permessi pari a 60 ore per formazione continua per chi ne fa richiesta. 

Inoltre, ulteriori parti normative del contratto sottoscritto sono state riviste e ammodernate per renderle in sintonia con il contratto vigente e le norme che nel corso degli ultimi anni sono state introdotte.